lunedì 14 maggio 2012

Così parlò Balaustra


Le mura di Siena appartengono al Demanio dello Stato. Ma domandandolo ad uffici di enti locali diversi la risposta viene declinata in modi diferenti.
"Sono dell'Amministrazione Provinciale". Ma il dubbio sull'esattezza della risposta è immediato. "Sono bene di proprietà comunale". "La competenza è comunale". Ancora qualche dubbio. Poi, finalmente: "Allo stato attuale è Demanio dello Stato".
Allo stato attuale, quindi, significa che continua un difficile tentativo del Comune di Siena di avere a sua disposizione (e a suo carico) le storiche mura della città.
Anche se su piani diversi, aleggia una strana ambivalenza, strana e infelice. La Fortezza Medicea, costruita contro la città, ma mai usata contro di essa, è da gran tempo un luogo che, sì domina la città, ma come accessibile punto di osservazione privilegiato e amichevole.
Su un altro piano, invece, di dettaglio: la superficie esterna dei muri della fortezza è demaniale: quindi, capperi e piante varie che nessuno toglie. L'interno invece è del Comune. Uno direbbe che almeno lì siamo salvi. Per ora si, ma solo in parte: perché alcuni interventi nel tempo effettuati, i marciapiedi lungo il perimetro ad esempio (e vedremo perché), hanno un grave difetto. Si è rialzata la superficie calpestabile e, di conseguenza, i parapetti sono divenuti più bassi. Ma meglio non farla lunga.

Perchè ad un certo punto è intervenuto un accidente esterno: a Firenze, nella Fortezza da Basso, una donna è caduta dal bassissimo parapetto ed è morta, pochi anni fa. Sotto processo, e incriminati, i responsabili comunali, compreso il sindaco di allora, Domenici. Da qui probabilmente si è diffusa una paura burocratica nelle città con fortezze e mura; in Toscana per ora.
Così a Siena si è pensato di ricorrere ad un rimedio radicale: senza alcun concorso, che se ne sappia, si è dato incarico ad un architetto di progettare un rimedio definitivo. Una bella balaustra, inferriata o protezione, che rialzi l'affaccio a quota di sicurezza. Nessuno mi risulta che abbia pubblicamente visto il progetto: ma dalle informazioni apparse su Sienanews.it, sotto il titolo "nuovi parapetti per la Fortezza Medicea", si ricavano alcuni connotati della piccola grande opera: centinaia di metri lineari di balaustre per circa 450'000 euro di spesa. Balaustre che sembra ambiscano ad essere qualcosa di più. Si legge infatti: "nuovi parapetti più sicuri e pannelli informativi per la Fortezza Medicea. Sono questi i punti fondamentali di un primo progetto della struttura approvata dal Consiglio Comunale". I lavori dovrebbero iniziare, avuto il permesso della Sovrintendenza, nel mese di giugno (ritenuto evidentemente adatto per clima e maggiore presenza degli utenti). Ma vale la pena procedere nella descrizione: "(... in ogni montante della nuova ringhiera viene ritagliata con il laser la lamiera, alternativamente con la forma della Balzana e la sagoma schematica della Fortezza". E poi "(... Infine, per fornire le più immediate informazioni sulla città e sul territorio circostante, è stato previsto, in punti particolarmente panoramici, l'inserimento di piccoli pannelli informativi in lamiera ritagliata (aridàje!) con lo skyline della città di Siena e dei suoi monumenti, etc...". Basta così.
Il fatto è, anzi i fatti sono due. Uno certo e uno incerto. Che i più avveduti e sensibili, e ce ne sono, tra i tecnici comunali, sono, più che preoccupati, indignati; che la Sovrintendenza competente, invece, avrebbe dato già il suo assenso. E questo mi stupisce e, se questo vale qualcosa, mi addolora.
Ma perché questo primo progetto, visto solo a parole, non viene presentato ai cittadini nell'apposito spazio che è riservato a questa funzione, al piano terra di Palazzo Patrizi?

PS. Il primo errore, circa i "parapetti", fu quello di fare i marciapiedi rialzandone la quota: andava invece ribassata. Per raggiungere la cosiddetta altezza a norma.

A.M.

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