martedì 24 giugno 2014

Non dire gatto se...



Sarebbero molte altre le cose da dire e discutere se ce ne fosse stata davvero la possibilità. Senza per questo dichiararmi estraneo (semmai disinteressato), preferisco limitarmi a quanto apparso ieri (23 giugno) su la Repubblica, nel servizio curato da Laura Montanari :"Innovazione, un'arma infallibile" così si intitola la pagina (II Firenze / Repubblica delle idee) in cui si intervista Riccardo Luna, curatore del format RNext portato dal giornale nelle sei città italiane candidate a Capitale della Cultura 2019.
Alla domanda "Come si arriva a Siena", la risposta, in sintesi, è che "le sei città... sono città in movimento".
Vi risulta che Siena sia in movimento, dico io? Dipende da cosa significa muoversi. Un movimento c'è stato e c'è: il massiccio spostamento di significative attività urbane nelle nuove periferie commerciali.
Ritornando a casa dopo la brutta partita dell'Italia, ho attraversato in macchina tutto il Viale Toselli: illuminati, anche bene, i nuovi insediamenti con le insegne accese, i loro colori, le indicazioni delle attività ospitate etc...
L'impressione è stata - e me ne scuso - di essere già in città. Entrato dalla Porta Ovile ho percorso la lunga strettoia fatta di macchine in sosta su ambo i lati, anche a ridosso della magnifica Fonte Nuova. Ho pensato allora che la città fosse nella non città, e viceversa. Capisco che è solo un'impressione, ma a volte non si sbaglia completamente.
Continua Riccardo Luna: "A Siena abbiamo trovato un tessuto molto ricco: pregetti di robotica, droni, protesi in 3D". E più oltre: "Presenteremo le più presenti Start App italiane (anche di Siena?) legate al mondo fin-tech, piccole imprese che provano a ridisegnare un nuovo assetto legato al denaro e al prestito...". Alla domanda, chi è in testa? la risposta è: "Al momento Lecce, segue Matera, ma al terzo posto e in crescita c'è Siena e la classifica può cambiare".
Chi sarà presente al matinée dalle 9 in avanti, perchè poi si va a vedere l'Italia ai mondiali? Spero che sia presente anche l'Assessore Stefano Maggi a riportare crudamente una sua impressione sulla città: "Facciate indegne se vogliamo essere Capitale della Cultura". Grande rispetto e stima comunque per gli eventuali veri talenti e un saluto augurale al docente che "guida il pool che ha elaborato il pacchetto di progetti per vincere la sfida".