lunedì 2 dicembre 2013

L'ineleggibile


Ieri, domenica 1 dicembre, Beppe Grillo ha aperto una campagna elettorale nella sua città, Genova. Una, perchè non si capisce a quali elezioni intenda riferirsi: le europee (che ci saranno) o le altre, che lui (e non solo lui) spera che ci siano il prima possibile?
Ora la sua furia urlata sta di nuovo montando, viste le difficoltà economiche, sociali, politiche che attraversiamo: e gli scontenti abbondano. Ad ogni modo la piazza, ieri, era meno piena del solito, dicono. Ma lui era anche fisicamente in forma, a suo agio. Per questo sono d'accordo col corrispondente di Le Monde che ha detto: "Grillo è l'unico comico che mi fa paura".
Cito solo alcune battute che danno però un'idea del colore dei suoi contenuti.
- Contro il Presidente della Repubblica: Se ne deve andare - Messa in stato di accusa di questo signore / impeachment
Sulla politica:
 - Estrema unzione della politica italiana.
I giovani:
 - Devono restare qui, e cospirare
Il Papa:
 - Anche lui è un grillino
I giornali italiani che non l'hanno messo in prima pagina come prima notizia:
 - Questi giornali vanno chiusi.
Può bastare? E non sono tutte battute: non c'è proprio niente da ridere. Un capo popolo, che non è eletto perchè non era e non è eleggibile in Parlamento, detta parola d'ordine dall'esterno.
Ha ragione Philippe Ridet di Le Monde!

Poche parole, e sofferte, su Dario Fo; che ha preso parte e parola alla kermesse genovese.
Dispiace ricordare che da giovane aderì alla repubblichina di Salò, cioè al peggior fascismo al servizio dei nazisti. Poi il suo lavoro e la sua bravura hanno cancellato quel passato giovanile.
Addirittura è stato premiato con il Nobel. Ora, in vecchiaia - forse perchè la moglie Franca non gli è più accanto - sembra regredire, quasi sentendosi come ringiovanire, ad un estremismo pericoloso perchè populista: facile comparsata di fronte ad un pubblico ben disposto e fatto anche di cittadini oggettivamente dis-orientati.
Mio fratello Giuseppe (Mazzini) ha la stessa età di Fo. Nel suo liceo fu uno dei pochissimi antifascisti: preso due volte riuscì a sfuggire. Non ha fatto né il comico, né il politico. Ma l'ingegnere.