mercoledì 26 febbraio 2014

La ragazza con-turbante


Ieri, 25 febbraio, per vedere la Ragazza con l'orecchino di perla è stato staccato a Bologna in Palazzo Fava (absit iniuria verbis) il cinquantamillesimo biglietto: e l'esposizione durerà fino al 25 maggio, di quest'anno ovviamente.
La pittura di Jan Vermeer (1665 circa) proviene, dopo altre soste, dal MAURITSHUIS di Den Haag (L'Aia) e più precisamente dalla Galleria Reale della Pittura. E' proprio lì che, come moltissimi altri, io l'ho vista senza fare code e per tutto il tempo che volevo.
Per fortuna ho ritrovato la cartolina che comprai, di grande formato, in cui il volto della cara ragazza appariva solcato da mille rughe che rompevano la superficie pittorica del bel viso. Ora, dalle immagini diffuse, appare ringiovanita, evidentemente dopo un intelligente restauro che non ne cancella però completamente lo stato preesistente. Ma certo alle persone che per trenta secondi potranno ammirarla risulterà perfetta.
Il vero titolo dell'opera sarebbe La ragazza con turbante: basta mettere un trattino nell'aggettivo e diventa subito con-turbante. Che richiama immediatamente le turbe (il numero) dei visitatori e i loro turbamenti.
Senza citare la Sindrome di Stendhal, sembra proprio che molte persone non solo abbiano scoperto quest'opera, che è un risultato positivo, ma ne subiscano una scossa emotiva. Ci si può porre qualche domanda. Questo modo di mostrare a lungo una singola opera avvicina la gente all'arte (magari per la prima volta)? E' anche un fatto mediatico? Basta vedere dal vero, per trenta secondi, un'opera già vista e pubblicata su televisione e giornali? Eccetera.
C'è un pittore che si chiama Matteo Appignani, che sta e insegna a Firenze, che ha più di una volta, negli anni, riprodotto con i suoi gessi e a grande dimensione, la Ragazza sulle lastre di pietra della pavimentazione stradale: questo a Siena, quasi davanti alla piazza del Monte dei Paschi.
Non esagero se dico che la pastosità dei colori e la irregolare superficie di supporto restituivano l'appeal pittorico della vera ragazza con-turbante.




martedì 11 febbraio 2014

Stiamo con Napolitano



Mentana e Friedman sono due furbi: hanno dato lo spunto (con argomenti noti e superati) ad una vile aggressione al Presidente della Repubblica. Ambedue lo fanno per motivi di bottega: uno per La7, l'altro per il suo libro.
Subito due leader extraparlamentari hanno mosso un esplicito attacco eversivo al Presidente della Repubblica: il primo per bisogno di visibilità, l'altro - da sfascista - perché urla tutto e il contrario di tutto.

A Napolitano, invece, dovrebbe andare il giusto ringraziamento per aver sostenuto il Paese in questo ormai lungo periodo di incertezza e difficoltà.