mercoledì 12 giugno 2013

Impossibile tacere


Il caso è di tale gravità e ormai di così estesa conoscenza che, nonostante mi sia già espresso pubblicamente almeno due volte prima che cominciassero i lavori, è impossibile evitare di ritornarci sopra. A cose ormai compromesse e in corso d'opera; purtroppo si può dire sinora.
Potrei limitarmi ad affermare che, se fossi stato io amministratore comunale o esponente di un organismo di tutela, alla sola vista di quanto si chiedeva di fare a ridosso del Palazzo dei Diavoli, avrei buttato domanda, pareri già avuti, rendering già presentati, dalla finestra; vergognandomi anche per chi ha avuto il coraggio di presentare e redigere un simile progetto. Fidandomi dello sguardo che i miei venticinque lettori vorranno dare alle immagini qui sotto esposte (ma se vanno su internet le trovano quasi tutte, ma non tutte), spero che il loro primo sentimento sia di incredula incazzatura. Il Palazzo dei Diavoli è un unicum per storia, significato, inusuale qualità architettonica e figurativa. E di significato urbanistico: è infatti (purtroppo si dovrà dire era) un edificio di tale forza simbolica da costituire, a nord, la vera prima Porta della città di Siena.
E' incredibile come ciò che si sta costruendo sia passato, partendo da una pia committenza, tra le mani di ottimi professionisti, autorità comunali, comprovata competenza e severità degli organi soprintendenziali. Mi dispiace anche per loro.
Spero soltanto che la nuova Amministrazione Comunale trovi il disarmante coraggio di chi intende presentarsi, da subito, con segni evidenti di cambiamento rispetto al recente passato.
Le immagini qui di sotto fanno parte degli elaborati presentati ai fini della approvazione del progetto. Sarebbe bastata un'occhiata per capire l'offesa che si stava facendo nei confronti di uno dei più straordinari monumenti del nostro passato, non solo senese.
Non è mai troppo tardi per impedire i disastri: e la nostra città ne ha conosciuti recentemente fin troppi.

rendering prodotti per l'approvazione

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