venerdì 18 novembre 2011

Senza titolo


Parole drastiche, giudizi senz'altro sbrigativi: i tempi lo richiedono. Per il Governo che, avendone titolo, avrei approvato senza riserve, basta la straordinaria vignetta di Giannelli sul Corriere della Sera di ieri, dove si vede Napolitano seduto al ristorante con la Lista in mano e il cameriere Monti che così gli descrive il piatto proposto: "SURGELATI, MA OTTIMI BOCCONI!".
Per il resto invece, un giudizio a sinistra e uno a destra. La Lega escludiamola, ormai: con tanti "milanesi" al governo ha i voti contati.
A sinistra il malcontento d'obbligo: l'altezzosa insofferenza di mature signore da Manifesto; la solita affermazione prevedibile in ogni occasione dei leaderini; la stupidità degli studenti, per fortuna pochi, che, già fissate le loro manifestazioni, si appropriano immediatamente di slogan opposti al "governo dei banchieri". Meglio forse gli sbancatori di denaro e di scuola pubblica appena usciti?
Per la destra il gioco delle parti, triplo: Alfano che appoggia il nuovo Governo come se fosse la prosecuzione della sciagurata compagine che l'ha preceduto; Berlusconi che tace in Parlamento, lancia pietre mascalzonesche in privato ma subito diffuse, per poi negare, al solito, di averle tirate.

A.M.

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