venerdì 23 marzo 2012

Le norme idiota – l’enorme idiota



La DIA è morta ma subentrano:
la SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività)
il PC (Permesso a Costruire)
il CIA (Certificato Inizio Attività)
con RTA (Relazione Tecnica Asseverata)
vigilano:
CE (Commissione Edilizia)
CI (Commissione Integrata)
CP (Commissione Paesaggistica)
Coordina (?): CS (Conferenza dei Servizi)
Rimane l’immenso spazio vuoto dell’Urbanistica senza disegno e morfologia con:
PIT – PTC – PS – RU – NTA …
subentra
AP (Autorizzazione Paesaggistica): anche per allargare e modificare di poco una finestra: altrimenti c’è la possibile condanna penale.
seguono altri passaggi:
Notifica Preliminare di cui all’Art. …
Dichiarazione di Conformità del Progetto alle misure preventive e protettive, previsto dall’Art. …
Poi il DURC (Documento Unico di Regolarità, in originale), che almeno ha una giusta valenza fiscale.
Etc. …..
* * *
Tutte queste sigle corrispondono a strumenti, norme e procedure attraverso il rispetto delle quali transita (Sic Transit Gloria ….) la possibilità di fare o non fare, determinate operazioni tecnico (?) / urbanistico (?) / progettuali (?): e ciò a priori, durante e – è il caso di dire – a posteriori. L’intenzione, motivata inizialmente soprattutto dalla sopravvenuta tecnologia informatica, era di sveltire, accelerare “le pratiche”, eliminare il pericoloso contatto diretto fra personale tecnico-amministrativo e cittadini (semplici o tecnici del settore: cioè dai geometri agli agronomi, perché no i geologi, cioè il fiorfiore della progettazione). Ma anche di evitare il rapporto coi questuanti, fonte di possibili intrallazzi, inganni e perdite di tempo.
In realtà la figliastra dell’informatica e cioè la modulistica, ha procreato, tra le altre, due orribili creature: il Cartaceo e la Deresponsabilizzazione, a pioggia. Siamo nell’era del cartaceo, che riempie ormai, oltre agli uffici cosiddetti preposti (o pre-post?), anche i cassetti di famiglia, i ripiani degli studi, in una, alla lunga, indistinguibile stratificazione (tipica del resto di tutte le ere geologiche).
Tutti sembrano ribellarsi, cartefici e vittime. Ma tutti hanno ugualmente paura, sempre, che qualcosa manchi. E allora diviene inevitabile il cercare di ricorrere al rapporto diretto: sembra facile. In realtà, se uno la prende sul serio perché costretto, si allungano i tempi persi che andrebbero piuttosto spesi, invece, per la buona progettazione, il seguimento delle opere; il più delle volte anche operine minuscole: una porta da spostare di cm. 4, un comignolo non segnalato nella fine lavori, un miglioramento evidente ma non richiesto. A volte neanche dal committente, che non gliene frega proprio niente.
Ricordate il lamento infuriato del grande Bruno Ganz che interpreta le ultime ore di Hitler nel bunker ma doppiato, in un intelligente video con un linguaggio attualizzato a queste nostre piccole sciagure italiane: “e affanculo pure il DURC!”. Applausi travolgenti, come quando Fantozzi, per primo, ebbe il coraggio di gridare:”La corazzata Potëmkin è una boiata pazzesca!”.
Ma l’Enorme Idiota, un idiota collettivo e onnipresente, se ne frega. 

1 commento:

  1. Raccontano i giornali che un usciere del ministero della Pubblica istruzione fu arrestato perché aveva preso l'abitudine di far sparire dai tavoli degli impiegati le pratiche voluminose, per venderle come carta straccia e ricavarne qualche guadagno in questi tempi di caro-viveri e di carissima carta. Naturalmente egli avrà il destino di tutti i geni incompresi, sarà processato, condannato e perderà il posto. eppure se la giustizia fosse, almeno essa, meno burocratizzata e meno fossile, quell'ignoto dovrebbe essere assolto ed esaltato. Perchè lui, mentre da anni imperversano i lamenti contro la burocrazia (...) ha additato il modo sicuro, rapido di liberarsi dalle montagne di carta sotto cui gli uomini del XX secolo gemono oppressi, invano mutando fianco per trovare requie. (...) E voi sperate ancora in un rinnovamento della burocrazia? Non c'é che il fuoco, il rogo la rivoluzione...E chi sa ancora?!

    Antonio Gramsci, 3 Aprile 1918

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