lunedì 16 gennaio 2012

Quale disegno?


Forse è il caso che si spenda un po' di attenzione verso le intenzioni urbanistiche della amministrazione comunale di Siena, che sembrerebbero essere in fase di avvio. Questo preambolo non ha niente di preconcetto; è solo curiosità e desiderio di conoscere: che dovrebbe essere un diritto-dovere dei cittadini. I boni cives, che in genere vengono quasi sempre dopo la musica. Si tratta di due temi apparsi in tempi diversi (il secondo è di sabato 14 gennaio) sul Corriere di Siena che, bene o male, offre almeno qualche spiraglio sulla politica urbanistica della civica amministrazione: in verità più prodiga di annunci che di leggibili informazioni.
I temi sono due. Primo: l'assetto complessivo di quella infrastruttura che avrebbe dovuto essere la strada fiume, unico pensiero forte ereditabile dal Piano Regolatore Secchi.
Secondo: i due parchi a scala urbana. Il Parco Urbano, di cui si parla sempre ma non si sa oggi cosa sia, e l'altro, che si è affacciato più recentemente alla ribalta, il cosiddetto Parco del Buongoverno. Del primo sarebbe logico e giusto sapere l'esito. Cioè se esito equivale a dolorosa scomparsa a seguito della caduta di almeno due suoi caposaldi: l'area del Rastrello e il terminal/ponte dell'area ex Sita.
Si ricordi che quest'area fu oggetto di un concorso, forse ormai accantonato, che sarebbe interessante rileggere nella sua ignobile vicenda. Del secondo le notizie che filtrano, invece, non vanno oltre la titolazione, di scadente e ruffiana fantasia comunicativa.
L'assessore all'urbanistica ha tracciato, per ora, delle buffer zone (zone margine o cuscinetto) a sud est di Siena solo una sintetica cornice delle competenze che verranno coinvolte attraverso protocolli di intesa e studi: comprese le contrade, come sempre considerate rassicurante presenza.
Per questi due temi esistono e quali sono le prime idee o intenzioni progettuali? Chi materialmente lavorerà ai progetti (nel senso insieme più ampio e più specifico)? Quando si potranno vedere le principali fasi di avanzamento di questi due progetti, visto che esiste luogo preposto per la comunicazione, al piano terra di Palazzo Patrizi? Come è organizzato oggi il comparto urbanistico del Comune di Siena?
Per l'area ex Fiume esiste un generale disegno? Che sia almeno di massima, in cui si legga l'intero assetto della viabilità di scorrimento e di attraversamento, con tutte le complicate rotatorie già esistenti e quelle che sembra siano state già progettate. 
È fuori luogo chiedere se si è cominciato ad allargare lo sguardo e a pensare ad una mobilità innovativa che riduca l'uso dell'automobile privata e degli attuali pesanti autobus cosiddetti urbani?
C'è, insomma, un Disegno Generale di quella parte essenziale della struttura urbana? Scendendo in dettaglio, che senso hanno gli orribili edifici che già stanno intasando l'ex fondovalle ferroviario e affogando nel suo ruolo intestinale il "viale" Sardegna?
Altro, meglio non chiedere per ora all'assessore, che è un ottimo avvocato, e avrà certo il suo da fare, e molti minuti da perdere, sui lasciti della precedente gestione urbanistica.
A.M.
Alison Smithson nella sua casa di Londra. Schizzo di Augusto Mazzini

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