giovedì 14 aprile 2011

Al di là del muro

La Natività, Bethlehem

Jerico, dal ristorante con Connie

Jerusalem

La torre dell'Università Ebraica, Jerusalem

La Spianata delle Moschee, Jerusalem

Un viaggio di lavoro non è un viaggio turistico: è più bello. La realtà, sia pure in otto giorni, ti restituisce una immagine, anche interiore, più complessa. Bella e dolorosa insieme. Ma è inutile far credere di aver capito tutto.

Bethlehem è palestinese, ma quasi circondata da nuovi insediamenti israeliani. E cresce su se stessa: pesantemente. Mai perdere le speranze e cercare ancora idee e progetti di rinascita. Sempre più difficili, però.

Difficile muoversi liberamente: troppi tagli e muri orribili. Eppure il movimento tiene ancora insieme un paese (?) sezionato. Incontrate persone anche straordinarie. Sono grato a chi ha scelto di mandarmi li, a quelli con cui  ho lavorato, a quelli che ho incontrato anche ad alto livello istituzionale. 

L'Italia, al ritorno, mi è sembrata -sia pure in modo diverso- in cattive acque.

Augusto

Al di là del muro, Jerico (per il Bianco Nero)

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