venerdì 9 agosto 2013

Doppia IMU


Siena, questo è noto da tempo, è la città che, per vari motivi non tutti comprensibili, ha l’IMU più alta d’Italia.
Non farò riferimenti specifici a norme, regolamenti, etc.: cioè l’insieme entro cui si sperde la ragione e si perdono i normali cittadini. Farò invece un esempio. Io mi trovo nella seguente situazione: abito in via Campansi, nell’edificio che disegna la bella curva subito dopo il Campansi. Curva su cui si esercitano volentieri moto e motorini, auto e furgoni, e anche i numerosi e pachidermici autobus urbani. Tutti, comunque, spesso ad alta velocità e a forte emissione di gas. Ma non è questo il punto, anche se sembrerebbe un problema da affrontare presto.
Dunque: la casa in cui abito da oltre 30 anni è di proprietà, a seguito di un lascito, della Società di Esecutori di Pie Disposizioni: a cui pago l’affitto. Immagino che la Società paghi a sua volta l’IMU, di cui non conosco l’entità.
Da due anni circa possediamo una abitazione su Viale Vittorio Veneto, davanti all’ex-Campino.  E’ la nostra unica casa, compresa in un dignitoso edificio che fu costruito da, e per, dipendenti del Comune di Siena. La casa è abitata da mio figlio maggiore: sostanzialmente un precario. Su questa casa che utilizzo nell’ambito familiare, pago, e dovrei ancora pagare, l’IMU come seconda casa. E’ classificata così, credo, perché non è la casa principale (sic!). Che sia l’unica di proprietà non importa: così prescrive, fin’ora, l’assurda regola.
In breve: nel caso che una simile regola non venga modificata, e quindi venga ancora applicata, è mia ferma intenzione fare opposizione in modo deciso. Non mi accontenterò delle burocratiche risposte che già mi immagino, perché queste confermeranno, in realtà, un vero e proprio sopruso. Una sola casa in proprietà non può essere seconda a nessuna altra casa.
Quando si inventano queste trappole può anche significare che sono troppi gli irraggiungibili che hanno davvero più di una casa; oppure che l’Ente richiedente ha seri problemi economici che intende per questa via alleviare. Non solo a Siena ovviamente: figuriamoci in altri luoghi dove l’IMU è il più basso d’Italia!
In altri paesi le autorità preposte, non solo a temi come questo, si muovono in modo diretto e democratico: un colloquio in cui si misurano le rispettive opinioni, si confrontano i dati reali, e si decide. Ciò farebbe bene anche agli attuali addetti che, mi immagino, non amino affatto sentirsi definire soltanto “burocrati”.


disegni di Saul Steinberg

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