Gli ingressi delle cosiddette risalite sono comunque nuove porte della città
che si aggiungono alle antiche.
Esse dovrebbero perciò dare una sorta di
benvenuto, certo, prima di tutto, con la loro qualità tecnico/architettonica.
È logico, quindi, che si cerchi di
addobbarle, o di arricchirne il significato con l’annuncio di ciò che la città
può offrire ai suoi visitatori oltre la sua intrinseca bellezza. La stessa
Porta Camollia volle accogliere con la famosa, e un po’ ruffiana, frase:
“COR MAGIS TIBI SENA PANDIT”.
Oggi tali segnali possono essere invece
più effimeri, e riferirsi ad eventi che
la città preannuncia imminenti.
Così, in questi giorni, grandi manifesti
annunciano la mostra di Milo Manara, il famoso fumettista e disegnatore, che si
terrà al Santa Maria della Scala.
Sono notissimi i disegni di questo autore,
e ritenuti attraenti, specie con le forme femminili che rappresentano
generosamente.
Personalmente direi, come diceva Annibal
Caro, “traduttor de’ traduttor d’Omero”. Vengono in mente, infatti, antecedenti
tra cui soprattutto Crepax e la sua Valentina. Ma lì si respira un’altra aria,
un’altra autenticità. Un altro eros.
L’arte è stata, ed è spesso piena di eros, anche di pornografia; di violento realismo dei corpi: Araki, Hokusai e i tanti giapponesi; il grande Lucian Freud, recentemente scomparso; per fare dei nomi.
Guido Crepax Gustav Klimt a disagio con Manara
Hokusai Katsushika
Lucian Freud
Il Santa Maria della Scala, per decollare
in attesa di diventare ciò che dovrebbe essere davvero, e per spendere bene,
dovrebbe pescare, semmai, in quel tipo di eros e non nell’erotismo fumettistico,
per quanto così abile.
Comunque le “nuovo porte” hanno intanto un
loro invito ad entrare.
“CUL MAGIS TIBI
SENA PANDIT”
A.M.
Nessun commento:
Posta un commento