Siena, questo è noto
da tempo, è la città che, per vari motivi non tutti comprensibili, ha l’IMU più
alta d’Italia.
Non farò riferimenti
specifici a norme, regolamenti, etc.: cioè l’insieme entro cui si sperde la
ragione e si perdono i normali cittadini. Farò invece un esempio. Io mi trovo
nella seguente situazione: abito in via Campansi, nell’edificio che disegna la bella
curva subito dopo il Campansi. Curva su cui si esercitano volentieri moto e
motorini, auto e furgoni, e anche i numerosi e pachidermici autobus urbani.
Tutti, comunque, spesso ad alta velocità e a forte emissione di gas. Ma non è
questo il punto, anche se sembrerebbe un problema da affrontare presto.
Dunque: la casa in
cui abito da oltre 30 anni è di proprietà, a seguito di un lascito, della Società
di Esecutori di Pie Disposizioni: a cui pago l’affitto. Immagino che la Società
paghi a sua volta l’IMU, di cui non conosco l’entità.
Da due anni circa
possediamo una abitazione su Viale Vittorio Veneto, davanti all’ex-Campino. E’ la nostra unica casa, compresa in un
dignitoso edificio che fu costruito da, e per, dipendenti del Comune di Siena.
La casa è abitata da mio figlio maggiore: sostanzialmente un precario. Su
questa casa che utilizzo nell’ambito familiare, pago, e dovrei ancora pagare,
l’IMU come seconda casa. E’ classificata così, credo, perché non è la casa principale
(sic!). Che sia l’unica di proprietà non importa: così prescrive, fin’ora, l’assurda
regola.
In breve: nel caso
che una simile regola non venga modificata, e quindi venga ancora applicata, è
mia ferma intenzione fare opposizione in modo deciso. Non mi accontenterò delle
burocratiche risposte che già mi immagino, perché queste confermeranno, in
realtà, un vero e proprio sopruso. Una sola casa in proprietà non può essere
seconda a nessuna altra casa.
Quando si inventano
queste trappole può anche significare che sono troppi gli irraggiungibili che
hanno davvero più di una casa; oppure che l’Ente richiedente ha seri problemi
economici che intende per questa via alleviare. Non solo a Siena ovviamente: figuriamoci
in altri luoghi dove l’IMU è il più basso d’Italia!
In altri paesi le
autorità preposte, non solo a temi come questo, si muovono in modo diretto e
democratico: un colloquio in cui si misurano le rispettive opinioni, si
confrontano i dati reali, e si decide. Ciò farebbe bene anche agli attuali
addetti che, mi immagino, non amino affatto sentirsi definire soltanto
“burocrati”.
disegni di Saul Steinberg |
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