il
PC (Permesso a Costruire)
il
CIA (Certificato Inizio Attività)
con
RTA (Relazione Tecnica Asseverata)
vigilano:
CE
(Commissione Edilizia)
CI
(Commissione Integrata)
CP
(Commissione Paesaggistica)
Coordina
(?): CS (Conferenza dei Servizi)
Rimane
l’immenso spazio vuoto dell’Urbanistica senza disegno e morfologia con:
PIT – PTC – PS – RU – NTA …
subentra
AP
(Autorizzazione Paesaggistica): anche per allargare e modificare di poco una
finestra: altrimenti c’è la possibile condanna penale.
seguono
altri passaggi:
Notifica
Preliminare di cui all’Art. …
Dichiarazione
di Conformità del Progetto alle misure preventive e protettive, previsto
dall’Art. …
Poi
il DURC (Documento Unico di Regolarità, in originale), che almeno ha una giusta
valenza fiscale.
Etc.
…..
* * *
Tutte queste sigle corrispondono a
strumenti, norme e procedure attraverso il rispetto delle quali transita (Sic
Transit Gloria ….) la possibilità di fare o non fare, determinate operazioni
tecnico (?) / urbanistico (?) / progettuali (?): e ciò a priori, durante e – è
il caso di dire – a posteriori. L’intenzione, motivata inizialmente soprattutto
dalla sopravvenuta tecnologia informatica, era di sveltire, accelerare “le
pratiche”, eliminare il pericoloso contatto diretto fra personale
tecnico-amministrativo e cittadini (semplici o tecnici del settore: cioè dai
geometri agli agronomi, perché no i geologi, cioè il fiorfiore della progettazione).
Ma anche di evitare il rapporto coi questuanti, fonte di possibili intrallazzi,
inganni e perdite di tempo.
In realtà la figliastra
dell’informatica e cioè la modulistica, ha procreato, tra le altre, due
orribili creature: il Cartaceo e la Deresponsabilizzazione ,
a pioggia. Siamo nell’era del cartaceo, che riempie ormai, oltre agli uffici
cosiddetti preposti (o pre-post?), anche i cassetti di famiglia, i ripiani
degli studi, in una, alla lunga, indistinguibile stratificazione (tipica del
resto di tutte le ere geologiche).
Tutti sembrano ribellarsi, cartefici e
vittime. Ma tutti hanno ugualmente paura, sempre, che qualcosa manchi. E allora
diviene inevitabile il cercare di ricorrere al rapporto diretto: sembra facile.
In realtà, se uno la prende sul serio perché costretto, si allungano i tempi
persi che andrebbero piuttosto spesi, invece, per la buona progettazione, il
seguimento delle opere; il più delle volte anche operine minuscole: una porta
da spostare di cm. 4, un comignolo non segnalato nella fine lavori, un
miglioramento evidente ma non richiesto. A volte neanche dal committente, che
non gliene frega proprio niente.
Ricordate il lamento infuriato del
grande Bruno Ganz che interpreta le ultime ore di Hitler nel bunker ma doppiato,
in un intelligente video con un linguaggio attualizzato a queste nostre piccole
sciagure italiane: “e affanculo pure il DURC!”.
Applausi travolgenti, come quando Fantozzi, per primo, ebbe il coraggio di
gridare:”La corazzata Potëmkin è una boiata pazzesca!”.
Ma l’Enorme Idiota, un idiota
collettivo e onnipresente, se ne frega.